domenica 4 dicembre 2016

proposte per Amatrice e i terremotati, da Assodiritti



Proposte per i territori del sisma
Da Assodiritti e Valoreimpresa
a cura di Abbate Fabrizio presidente di assodiritti
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l'attenzione mediatica cala ma non diminuiscono i problemi per le popolazioni colpite dal sisma, anzi al contrario temo che stiamo aumentando.
Non parliamo solo dell’avvicinarsi dell'inverno e della continuazione delle scosse che peggiora via via la situazione e fa precipitare le costruzioni che sembravano aver retto almeno in parte alle prime scosse.
Parliamo di altri due terremoti che stanno per abbattersi sulla gente di questi territori: la burocrazia e (forse peggiore ancora) l'insipienza dei politici e degli economisti.
La burocrazia già strangola tutto il paese (e nessuno aldilà delle grida manzoniane vuole porvi  mano) basti guardare come la burocrazia sta uccidendo (ha già devastato e ucciso) i territori vicini colpiti dal terremoto dell'Aquila dove 9 anni dopo non solo non hanno concluso ma il centro della città è  desertificato e spettrale.
 Questo perché la burocrazia ha tempi biblici e NESSUNO gli impone sistemi più solerti: un vero e proprio crimine contro i terremotati.
 A questo si aggiunga che i politicanti oligarchi vedono il terremoto solo come fenomeno edilizio (vedono cioè solo gli edifici da ricostruire) e cioè  speculazione edilizia, costruttori, tangenti e tangentine ma dimenticano che la popolazione non vive d'aria.
Manca cioè completamente una strategia economica a monte che faccia rinascere e rilanciare  l'economia dei territori colpiti.
Ecco dunque le proposte di ASSODIRITTI che tengono naturalmente conto della divisione in zone dell'area del sisma tra zone più colpite e le altre
Naturalmente queste proposta vanno previste per l’area centrale del sisma dove gli effetti sono stati devastanti e via via attenuate (le misure ) per le aree limitrofe
1° parte
1)    esentare dalle imposizioni (tasse, imposteetc) tutte le aziende dei territori (che esrcitano nel territorio) colpiti dal sisma zona centrale per almeno 2 anni (oltre l'anno corrente).
Va chiarito che è bensi vero che per la prima parte dell’anno ci sono state entrate e dunque dovrebbero essere pagate tasse ma nell’area centrale i danni sono stati cosi grandi tali da bruciare tutti gli introiti astrattamente maturati mentre gli oneri fissi permangono  anche se non si produce o si produce a ritmo ridottissimo.
2)    Esentare  tutti i professionisti  gli artigiani e le partite IVA residenti sul territorio dalle imposte tasse per almeno 2 anni purché continuino ad esercitare nel territorio (zona centrale )
3)    Esentare da imposte e tasse per almeno 2 anni tutte le imprese artigiane, le microimprese e i professionisti che si stabiliscono ed esercitano attività produttive professionali sul territorio colpito dal sisma (zona centrale)
4)    Esentare  parzialmente da imposte e tasse le medie imprese  e le grandi con regole diverse che si stabiliscono nel territorio e assumono personale residente nella zona (prima del terremoto) secondo certi parametri
5)    Esentare da imposte e tasse parzialmente le medesime categorie di cui sopra nelle  altre zone che sono state colpite parzialmente dal sisma.
Questa è la prima  TRACCIA della proposta che ASSODIRITTI intende fare o meglio studiare e diffondere per parlarne con le popolazioni , le istituzioni locali,le categorie produttive e i poteri pubblici.
La traccia andrà poi correlata con i successivi interventi a sostegno che a differenza di questi automatici ed immediati dovranno vedere una istruttoria specifica per i singoli danni subiti (con eventuale conguagli se i vantaggi  automatici di cui sopra fossero superiori e quindi non si debba dar luogo a benefici finanziari o lo si debba ma in misura ridotta) naturalmente si potra conguagliare la differenza tra danni emergenti ,lucro cessante  e vantaggi ottenuti con la detassazione.
Ecco quindi che Lo studio e le miglior articolazioni andranno fatte sentendo in primo luogo le popolazioni locali, i loro rappresentanti istituzionali, le forze sociali e politiche del territorio, e poi con le istituzioni regionali e nazionali proprio per equilibrare il primo intervento immediato con quelli tradizionali.
Tutto purché si superi una impostazione burocratica che prevede lunghe e defaticanti procedure per erogare fondi!
Tra queste defatiganti procedure vanno messe anche quelle europee se prevedono contributi con tempistiche senza scadenze o scadenze lunghe,e quelle che prevedono adempimenti non correlati alla dimensione del danno e alla figura del dannegiato.
E’ notorio infatti che l’europagermanica per avvantaggiare i grandi oligopoli germanici suole prevedere tipologie di istruttorie e relativi costi simili se non uguali tra grandi multinazionali e piccole imprese, professionisti ,piccoli contribuenti,creando una sorta di vassallaggio pangermanico che favorisce i ricchi a discapito dei medi e poveri.
 In primo luogo secondo ASSODIRITTI occorre invece privilegiare i meccanismi di autogoverno e di autonomie non legati alla burocrazia, quindi semplici e automatici e soprattutto immediati, perche se il territorio muore gli ulteriori interventi saranno tardivi
. NATURALMENTE a questa prima serie di spunti(spunti perche poi verranno rielaborati in modio piu tecnico e con le dovute limitazioni e accorgimenti appropriati) si dovranno aggiungere le altre due più classiche forme di intervento e precisamente i meccanismi della
 RICOSTRUZIONE e dei RESTAURI che vanno però semplificati con procedure ad hoc che superino la TEMPISTICA normale – lentissima( vanno cioè individuati percorsi SPECIALI per accelerare e sburocratizzare).
Vi sarà poi una terza serie di proposte quelle per i finanziamenti speciali  (es per  industrie piu grandi,per   i monumenti e immobili pubblici che sono per loro natura piu lenti e complessi )che accompagneranno e supporteranno il tutto ma poggiando su meccanismi in cui le attività del territorio sono incentivate a ripartire SUBITO DA SOLE e DA SUBITO (nel senso di supportare da subito con massicci e perduranti sgravi fiscali)
Il semplice rinvio di imposte tasse e scadenze non basta a chi ha perso tutto. Occorrono interventi più incisivi ed immediati perché se il territorio si spopola cosa servirà ricostruire?
 E se la gente del Territorio ha perso i propri mezzi di sostentamento a cosa servirà ricostruire edifici in quei luoghi dopo aver costretto la gente, per sopravvivere, magari a cercare sede  altrove?.
I tempi lunghi delle ricostruzioni rischiano di impoverire se non desertificare una zona meravigliosa se non sono accompagnati da un’azione d’urto.
 Dunque concludendo la TRACCIA DI PROPOSTE DI ASSODIRITTI (che verra discussa con esperti e forze sociali) si colloca a tre livelli
1)     esenzione immediata affinché gli attività produttive siano invogliate a ripartire o insediarsi.
2)    interventi di ricostruzione semplificati e correlati alla ripresa produttiva.
3)     interventi di finanziamenti per progetti più articolati (territoriali e di programma, o interventi strategici) che naturalmente accompagneranno quelli del punto 1.
ASSODIRITTI invita coloro che vogliono discutere questa traccia di proposte e diffonderla, a prendere contatto iscrivendosi alla pagina ASSODIRITTI VALOREIMPRESA su facebook https://www.facebook.com/groups/988611944597653/

dove saranno circolarizzate idee, documenti,suggerimenti e modifiche
Avv ABBATE FABRIZIO
presidente ASSODIRITTI

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