Proposte per i territori del sisma
Da Assodiritti e Valoreimpresa
a cura di Abbate Fabrizio
presidente di assodiritti
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l'attenzione mediatica cala ma non diminuiscono i problemi per le
popolazioni colpite dal sisma, anzi al contrario temo che stiamo aumentando.
Non parliamo solo dell’avvicinarsi dell'inverno e della
continuazione delle scosse che peggiora via via la situazione e fa precipitare
le costruzioni che sembravano aver retto almeno in parte alle prime scosse.
Parliamo di altri due terremoti che stanno per abbattersi sulla
gente di questi territori: la burocrazia e (forse peggiore ancora) l'insipienza
dei politici e degli economisti.
La burocrazia già strangola tutto il paese (e nessuno aldilà delle
grida manzoniane vuole porvi mano) basti
guardare come la burocrazia sta uccidendo (ha già devastato e ucciso) i
territori vicini colpiti dal terremoto dell'Aquila dove 9 anni dopo non solo
non hanno concluso ma il centro della città è
desertificato e spettrale.
Questo perché la
burocrazia ha tempi biblici e NESSUNO gli impone sistemi più solerti: un vero e proprio crimine contro i
terremotati.
A questo si aggiunga che i politicanti
oligarchi vedono il terremoto solo come fenomeno edilizio (vedono cioè solo
gli edifici da ricostruire) e cioè
speculazione edilizia, costruttori, tangenti e tangentine ma dimenticano
che la popolazione non vive d'aria.
Manca cioè completamente una strategia economica a monte che
faccia rinascere e rilanciare l'economia dei territori colpiti.
Ecco dunque le proposte di ASSODIRITTI che tengono naturalmente
conto della divisione in zone dell'area del sisma tra zone più colpite e le
altre
Naturalmente queste proposta vanno previste per l’area centrale del sisma dove gli effetti sono stati devastanti e
via via attenuate (le misure ) per le aree limitrofe
1° parte
1) esentare dalle
imposizioni (tasse, imposteetc) tutte
le aziende dei territori (che esrcitano nel territorio) colpiti dal sisma zona
centrale per almeno 2 anni (oltre l'anno corrente).
Va chiarito che è bensi vero che per la
prima parte dell’anno ci sono state entrate e dunque dovrebbero essere pagate
tasse ma nell’area centrale i danni sono stati cosi grandi tali da bruciare
tutti gli introiti astrattamente maturati mentre gli oneri fissi
permangono anche se non si produce o si
produce a ritmo ridottissimo.
2) Esentare tutti i professionisti gli artigiani e le partite IVA residenti sul
territorio dalle imposte tasse per almeno 2 anni
purché continuino ad esercitare nel territorio (zona centrale )
3) Esentare da imposte e
tasse per almeno 2 anni tutte le imprese
artigiane, le microimprese e i professionisti che si stabiliscono ed esercitano attività produttive professionali
sul territorio colpito dal sisma (zona centrale)
4) Esentare parzialmente da imposte e tasse le
medie imprese e le grandi con regole
diverse che si stabiliscono
nel territorio e assumono personale residente nella zona (prima
del terremoto) secondo certi parametri
5) Esentare da imposte e tasse parzialmente le medesime categorie di
cui sopra nelle altre zone che sono
state colpite parzialmente
dal sisma.
Questa è la prima TRACCIA della
proposta che ASSODIRITTI intende fare o meglio
studiare e diffondere per parlarne con le popolazioni , le istituzioni
locali,le categorie produttive e i poteri pubblici.
La traccia andrà poi correlata con i successivi interventi a sostegno che a differenza di questi
automatici ed immediati dovranno vedere una istruttoria specifica per i singoli
danni subiti (con eventuale conguagli se i vantaggi automatici di cui sopra fossero superiori e
quindi non si debba dar luogo a benefici finanziari o lo si debba ma in misura
ridotta) naturalmente si potra conguagliare la differenza tra danni emergenti
,lucro cessante e vantaggi ottenuti con
la detassazione.
Ecco quindi che Lo studio e le miglior articolazioni andranno
fatte sentendo in primo luogo le popolazioni locali, i loro rappresentanti
istituzionali, le forze sociali e politiche del territorio, e poi con le
istituzioni regionali e nazionali proprio per equilibrare il primo intervento
immediato con quelli tradizionali.
Tutto purché si superi una
impostazione burocratica che prevede lunghe e defaticanti procedure per erogare
fondi!
Tra queste defatiganti procedure vanno messe anche quelle europee
se prevedono contributi con tempistiche senza scadenze o scadenze lunghe,e quelle
che prevedono adempimenti non correlati alla dimensione del danno e alla figura
del dannegiato.
E’ notorio infatti che l’europagermanica per avvantaggiare i
grandi oligopoli germanici suole prevedere tipologie di istruttorie e relativi
costi simili se non uguali tra grandi multinazionali e piccole imprese,
professionisti ,piccoli contribuenti,creando una sorta di vassallaggio pangermanico
che favorisce i ricchi a discapito dei medi e poveri.
In primo luogo secondo
ASSODIRITTI occorre invece privilegiare i meccanismi di autogoverno e di
autonomie non legati alla burocrazia,
quindi semplici e automatici e soprattutto immediati, perche se il territorio muore gli ulteriori interventi
saranno tardivi
. NATURALMENTE a questa prima serie di spunti(spunti perche poi verranno rielaborati in
modio piu tecnico e con le dovute limitazioni e accorgimenti appropriati) si
dovranno aggiungere le altre due più classiche forme di intervento e precisamente
i meccanismi della
RICOSTRUZIONE e dei RESTAURI che vanno però semplificati con procedure ad hoc che superino la TEMPISTICA
normale – lentissima( vanno cioè
individuati percorsi SPECIALI per accelerare e
sburocratizzare).
Vi sarà poi una terza serie di proposte quelle per i finanziamenti speciali (es per
industrie piu grandi,per i monumenti e immobili pubblici che sono per
loro natura piu lenti e complessi )che accompagneranno
e supporteranno il tutto ma poggiando su meccanismi in cui le
attività del territorio sono incentivate a ripartire SUBITO
DA SOLE
e DA SUBITO (nel senso di supportare
da subito con massicci e perduranti
sgravi fiscali)
Il semplice rinvio di imposte
tasse e scadenze non basta a chi ha perso tutto. Occorrono interventi più
incisivi ed immediati perché se il territorio si spopola cosa servirÃ
ricostruire?
E se la gente del
Territorio ha perso i propri mezzi di sostentamento a cosa servirÃ
ricostruire edifici in quei luoghi dopo aver costretto la gente, per
sopravvivere, magari a cercare sede altrove?.
I tempi lunghi delle ricostruzioni rischiano di impoverire se non desertificare una
zona meravigliosa se non sono accompagnati da un’azione d’urto.
Dunque concludendo la TRACCIA DI PROPOSTE DI
ASSODIRITTI (che verra discussa con esperti e forze sociali) si colloca a tre livelli
1) esenzione immediata
affinché gli attività produttive siano invogliate a ripartire o insediarsi.
2) interventi di ricostruzione semplificati
e correlati alla ripresa produttiva.
3) interventi di finanziamenti per progetti più
articolati (territoriali e di programma, o interventi strategici) che naturalmente
accompagneranno quelli del punto 1.
ASSODIRITTI invita coloro che vogliono
discutere questa traccia di proposte e diffonderla,
a prendere contatto iscrivendosi alla pagina ASSODIRITTI VALOREIMPRESA su
facebook https://www.facebook.com/groups/988611944597653/
dove saranno circolarizzate idee, documenti,suggerimenti e
modifiche
Avv ABBATE FABRIZIO
presidente ASSODIRITTI
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puoi collaborare
Programma seri, estremamente giusto e molto ragionato. Bisogna diffondere questa analisi e SPERIAMO che SI REALIZZI. Grazie della attenzione che ci date e alla strada che tracciate per noi.ma che NON DIPENDE da noi. Ora pero' abbiamo bisogno di persone esperte che ci guidino e sappiano interagire con gli interessi della politica, e con chi imposta e decide per farci risorgere.
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